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al testo di Roberto Maggiani
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Gentile Roberto, intendo commentare la pubblicazione con modalità confidenziale perché, oltre ad averla sinceramente trovata affine, al mio umano percepire, le considerazioni esposte sull’argomento intavolato mi hanno sempre colpito, da piccolo. Innanzitutto, bisogna possedere unanima capace di interagire con l’elasticità d’una mente curiosa di approfondimento, al fine di sapersi emozionare e quindi cogliere, intorno al mondo e dentro di sé, quelle sfumature, persino coinvolgenti, della luce cosmica, che attrae un’osservatore scientifico, così come intendo definirti, in seguito a quello che la lettura mi ha interiormente suscitato. Ed è proprio quellafflato fine di una persona in grado di recepire peculiari riflessioni, che può offrire realmente spunto nel formulare concetti metafisici, talvolta scontati e finanche sottovalutati. Cosicché, veritiere restano le osservazioni inerenti su ciò che viene provato dallessere umano, giacché non accade di certo per i tanti che non hanno né “antenne”, né uno spirito che in loro alberga, né un soffio vitale. Un testo filosoficamente introspettivo, che ho gradito molto. E scusami se non ho recensito dal punto di vista tecnico, perché, quando andavo a scuola, i validi insegnanti di un tempo, stimolavamo gli alunni ad estrapolare impressioni e pareri, al fine di comprendere il loro livello di apprendimento culturale e, pertanto, scolasticamente evolutivo. Ringraziandoti per avermi letto, amichevolmente, saluto: ad maiora semper!
Guardiamo luniverso e poi il mondo, nei dettagli più reconditi, cerchiamo ciò che sta dentro le cose, linfinitamente grande e linfinitamente piccolo. "…forse qualcuno ti vedrà." Una possibilità da non escludere mai… In fondo tutti desideriamo che qualcuno ci guardi… Roberto, ho apprezzato molto il testo. Ho ascoltato anche la trasmissione di Maria Grazia Calandrone, assolutamente interessante. Grazie. Un caro saluto